UN ATTIMO DI DISTRAZIONE

UN ATTIMO DI DISTRAZIONE

Per riuscire negli studi e nel lavoro, particolarmente quando serve molta precisione, bisogna concentrarsi e pensare solo a quello che si sta facendo. Sembra che ci siano delle eccezioni. Per le attività dove bisogna essere creativi, la concentrazione può anche essere contro produttiva, mentre le distrazioni aiutano a trovare soluzioni innovative. A un gruppo di studenti fu chiesto di elencare tutti i possibili usi di un mattone e in un secondo tempo di fare lo stesso per uno stuzzicadenti. Ad un secondo gruppo fu chiesto di elencare gli usi dei due oggetti come venivano in mente senza un particolare ordine. Il gruppo che divideva il compito in due parti trovò circa la metà di possibili usi per un mattone e uno stuzzicadenti rispetto a quelli del secondo gruppo. Nel concentrarsi su una cosa (idea, progetto, piano ecc) ci si fissa su una singola idea (fissazione cognitiva) e diventa difficile valutare altre possibilità ed essere creativi. Nel caso di bambini, tanto più sono piccoli e tanto meno si concentrano su quello che stanno facendo. Si ritiene che questo sia il loro segreto e non il loro limite. Con buon senso genitori e insegnanti devono insegnare ai piccoli e meno piccoli che di fronte a un problema apparentemente senza soluzioni, è meglio passare ad un altro problema, o anche semplicemente fare un intervallo, e poi tornarci sopra. In generale, anche per i compiti che non sono così difficili siamo molto più versatili e efficienti quando passiamo (senza esagerare) da un argomento all’altro.

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