Ricercatori dell’Istituto per lo Studio delle Origini Umane, Università dell’Arizona, studiando i resti fossilizzati dei nostri antenati, hanno concluso che circa sei milioni di anni fa questi antenati fecero un grande balzo evolutivo quando cominciarono a scendere dagli alberi per recuperare gli spuntini che gli cadevano dalle mani (zampe?) mentre mangiavano, per distrazione, ingordigia, improvvisa sonnolenza post spuntino ecc. Secondo i ricercatori tutto quello che l’uomo ha poi combinato, dal colonizzare ogni angolo della terra, costruire le piramidi, andare sulla luna ecc. consegue a questa tappa cruciale di discesa dagli alberi. Per circa un milione di anni questi antenati hanno poi continuato a scendere dagli alberi per risalirli con lo spuntino recuperato. Ma, mentre erano a terra hanno anche incominciato a conoscersi in un modo diverso da prima quando appesi ai rami. Seguirono forme di organizzazione che richiedevano pianificazione, risoluzione di problemi, pensiero astratto; i grugniti divennero linguaggio primordiale e le relazioni diventarono più complesse. Circa cinque milioni di anni fa i nostri antenati, oramai divenuti più intellettuali, avevano sempre meno motivi per risalire gli alberi e così, dopo avere finito lo spuntino, cominciarono a crearsi posticini dove passare la notte a terra; seguirono capanne, villaggi, paesini e New York. Ora c’è il rischio che col cambiamento climatico, rischio di guerre nucleari ecc. tutto venga distrutto e si debba ricominciare da capo, questa volta senza alberi da cui discendere.