Molte persone hanno difficoltà a prendere sonno per vari motivi, il principale dei quali è che hanno delle preoccupazioni e non riescono a smettere di pensare ai loro problemi. In passato vari studi hanno dimostrato che scrivere migliora la qualità del sonno perché riduce i livelli di ansia. Ora, uno studio dimostra che mettere per iscritto, prima di andare a dormire, le cose che uno ha ancora da fare, o che deve completare, è particolarmente utile (paragonabile a prendere farmaci) nell’aiutare coloro che hanno difficoltà a prendere sonno. Invece, scrivere le cose che uno ha già completato è solo utile quanto scrivere in generale. Gli impegni incompiuti attivano processi cerebrali che sono difficili da inibire e così la memoria delle cose da fare rimane molto più efficiente della memoria delle cose fatte. Questa memoria è utile di giorno, ma di notte dà luogo a quello che viene chiamato ruminazione che rende non solo difficile addormentarsi ma favorisce anche i risvegli notturni. Si tenta ora di capire se scrivere le cose da fare può servire anche per coloro che soffrono di insonnia vera e propria, cioè per coloro che dormono molto poco, ma che non hanno problemi di addormentamento. Anche nel caso di bambini che alla sera non vogliono andare a dormire o che hanno difficoltà a prendere sonno può essere utile scrivere insieme le cose che si faranno il giorno dopo una volta svegli (lavarsi, vestirsi, fare colazione, spazzolarsi i denti ecc.).