Una scoperta fatta in una università inglese è così intuitiva che mi domando perché genitori, pediatri, insegnanti ecc. non ci siano arrivati prima e fa pensare che vi siano molte altre scoperte ovvie che aspettano di essere svelate. Ai bambini piccoli piace ascoltare le storie raccontate dagli adulti e di solito ai genitori piace leggere storie ai loro bambini piccoli. Se poi il libro che l’adulto legge è illustrato, il bambino segue più volentieri il racconto, ricorda la storia meglio e impara più vocaboli. Ecco la scoperta: più illustrazioni ci sono per pagina di racconto e meno vocaboli il bambino ricorda. L’utilità dell’immagine è massima se singola. Infatti, il bambino molto piccolo non segue il testo scritto e quindi cerca nella illustrazione la conferma di quello che sente dire da chi sta leggendo a voce alta. Se le illustrazioni sono molteplici la corrispondenza parole udite-immagine può essere più difficile da captare e le relative parole non vengono memorizzate. Bambini di tre anni che per ogni pagina di racconto vedono nella pagina controlaterale tre illustrazioni, in seguito ricordano circa la metà delle nuove parole udite rispetto a bambini che vedono una singola illustrazione. Se però l’adulto che legge punta con il dito quella illustrazione (delle tre che il bambino guarda) che corrisponde al punto raggiunto nella lettura, allora il bambino ricorda molti più vocaboli sebbene meno rispetto a quando vi è una singola illustrazione. Il bambino presta la massima attenzione, e ricorda il massimo numero di parole nuove, quando il genitore gesticola, cambia intonazione per enfatizzare i vari momenti della storia e punta con il dito il particolare dell’immagine che corrisponde alla parola nuova.