Uno studio recente sugli effetti della lettura rivela cose sorprendenti. La lettura genera materia bianca a livello neurologico e questo migliora la trasmissione di informazioni nelle aree di materia grigia dove le informazioni vengono trattate. Nessuno immaginava che la lettura producesse un effetto fisico/materiale sul cervello. Non solo, si scopre che a livello neurologico non vi è molta differenza tra leggere di un’esperienza oppure viverla nella realtà. In entrambi i casi le stesse zone del cervello vengono stimolate; cioè, leggere è una vivissima simulazione della realtà. La TV invece, non tocca queste zone del cervello. Le interazioni tra persone, lette in un racconto, sono recepite come interazioni a cui il lettore ha realmente assistito, particolarmente se si tratta di situazioni in cui si deve capire i pensieri e sentimenti di persone. La lettura di romanzi è non soltanto divertente, ma è utile per migliorare le capacità a districarsi nella vita sociale del mondo reale, così come certe simulazioni al computer sono utili per i piloti di aerei caccia e altre per formulare le previsioni del tempo. A seguito di questi studi alcune scuole anglosassone non assegnano più i compiti classici agli studenti; invece, gli studenti devono leggere romanzi di scrittori importanti.
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