Succede spesso che genitori di figli adolescenti mi dicano: “Non so proprio come mio figlio/a abbia potuto fare una stupidaggine del genere, ma dove ha la testa!”. Psicologi, neurologi, pediatri stanno cominciando a capire la base di certi comportamenti strani e incomprensibili degli adolescenti di oggi. L’idea è che esistano due sistemi a livello neurologico che, interagendo tra di loro, portano i bambini a diventare adulti. Negli ultimi decenni i rapporti tra questi due sistemi sono cambiati e questo ha rivoluzionato l’adolescenza. Il primo è un sistema che regola le emozioni ed è molto sensibile ai cambiamenti biologici della pubertà. Questo sistema trasforma un bambino di dieci anni in un ragazzo irrequieto, esuberante e emotivo. In questa fase i ragazzi corrono rischi su vari fronti pur di ottenere il rispetto dei loro coetanei; sono incauti, e spesso spericolati, non tanto perché non sanno valutare i rischi ma perché sopravalutano le ricompense: il campionato di calcio o il primo amore hanno un’intensità incomparabile. Il secondo sistema, che inizia a svilupparsi prima della pubertà, è legato alla regione prefrontale del cervello, guida le decisioni e ne inibisce alcune. Questo sistema, detto anche di controllo, si migliora con l’esperienza attraverso la correzione di decisioni passate rivelatesi essere non ottimali; quando poi inizia la pubertà esercita un controllo-guida su tutta questa energia giovanile che ora scoppia. Fino a qualche decennio fa i due sistemi erano ben sincronizzati. Da bambini si sviluppavano quelle competenze che sarebbero servite da adulti. Contadini, cacciatori, cuochi ecc. imparavano pian piano, con l’aiuto del sistema di controllo, le tecniche necessarie per il loro futuro. All’arrivo della pubertà e quindi anche della ricerca di conferme, del vivere intensamente, degli entusiasmi ecc. esisteva già una base di capacità tecniche che bloccava eventuali errori grossolani. Non solo, ma vi era una certa congruenza tra la criticità sviluppata con il sistema di controllo e la libertà che si cercava con la pubertà. Cioè, anche se sistema di controllo e pubertà seguono agende molto diverse, vi erano dei contatti e i sogni che il sistema emotivo scatenava avevano una base dettata dal sistema di controllo. Oggi però, il rapporto tra i due sistemi è cambiato e principalmente per motivi biologici. La pubertà parte prima (in parte perché i bambini mangiano di più e si muovono di meno) e con essa parte prima anche la trasformazione emotiva che si mangia gli spazi che sarebbero del sistema di controllo. Non solo, ma le esperienze dei bambini-ragazzi sono principalmente scolastiche. La Storia, Filosofia, Letteratura sollecitano il sistema di controllo principalmente in ambito accademico; studiare Chimica è ovviamente importante ma non insegna a non bruciare il soufflé tanto sognato. In pratica, il sistema di controllo viene travolto dallo sviluppo anticipato del sistema emotivo legato alla pubertà. L’auto è stata venduta con solo l’acceleratore, più tardi arriveranno freno e volante.