Certi ragazzi/e hanno grande facilità a studiare e ottenere buoni risultati scolastici. Altri hanno grande facilità a trovare amici e hanno quello che psicologi chiamano ‘social skills’ o abilità/talenti sociali. L’ Istituto per lo studio dello Sviluppo Infantile dell’Università della North Carolina (Stati Uniti) ha condotto uno ricerca per capire se questi ragazzi/e hanno qualche caratteristica in comune che spieghi le loro abilità scolastiche e sociali. E’ risultato che una variabile fortemente associata con buoni risultati accademici e ‘talento sociale’, è la qualità degli asili che questi ragazzi/e hanno frequentato da piccoli. Per qualità dell’asilo lo studio intende: la sensibilità, il calore umano, e la competenza a insegnare della/o maestra/o, il livello di istruzione del direttore accademico, il numero di bambini per insegnante, il metodo di insegnamento e il programma seguito. Fin qui è abbastanza comprensibile che queste caratteristiche siano quelle di un buon asilo. Un’ analisi più approfondita ha rivelato aspetti meno evidenti: il metodo di insegnamento più efficace era quello rivolto a bambini divisi in gruppi sia allargati (per numero) che piccoli con bambini dei due gruppi che scambiavano le rispettive posizioni di tanto in tanto. I programmi più efficaci erano quelli dove si riusciva a suscitare un enorme interesse nei bambini su un certo fenomeno (geografico, climatico, biologico, storico) e poi gradualmente, e secondo procedure pre-stabilite, si introducevano elementi di matematica, oppure aggettivi ancora sconosciuti ai bambini, per spiegare meglio il fenomeno interessante. Matematica e linguaggio diventavano strumenti necessari per capire meglio i fenomeni del mondo che oramai i bambini pretendevano di sapere. I gruppi grandi oppure piccoli erano gli strumenti per trasmettere informazioni, conversare e quindi imparare a socializzare. Si indaga ancora per capire perché è meglio avere gruppi di bambini di varia grandezza. La conclusione è che la disposizione di bambini in classe secondo schemi che cambiano, associata al racconto di storie che hanno una base nella realtà quotidiana e che progressivamente introducono elementi matematici e linguistici produce una combinazione molto positiva per il futuro accademico e sociale di questi ragazzi. La conclusione più generale è che gli insegnanti dell’asilo sono tra le figure più importanti che incontriamo nella vita.
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