SPIEGARE E’ UTILE PER CHI SPIEGA

SPIEGARE E’ UTILE PER CHI SPIEGA

Il termine ‘imparare’ di solito presuppone che uno studi, apra dei libri, vada a lezioni o consulti un esperto per acquisire delle informazioni che non conosce su un certo argomento. Ricercatori dell’Istituto di Psicologia dell’Università della California sono interessati a capire perché una parte importante di tutte le nostre conversazioni è dedicata a spiegare qualcosa a qualcuno. Passiamo molto tempo a spiegare perché le cose vanno bene/male, oppure perché siamo arrabbiati/contenti, oppure come mai le cose sono andate in un certo modo. Si tratta di spiegazioni che guardano all’indietro, riferite a eventi già successi e che quindi non dovrebbero essere particolarmente utili. Molto più utile sarebbe parlare ‘in avanti’ e pianificare il futuro. Ora, si comincia a capire che quando vengono date spiegazioni succede qualcosa di molto importante, e utile per il futuro, nella mente di chi spiega. Anche se la spiegazione non porta nuove informazioni sull’argomento in questione, l’atto stesso di pensare a un certo argomento del passato e di spiegarlo in modo che altre persone lo capiscano, fa sì che chi spiega ora capisca meglio quel argomento. Si imparano e si capiscono cose nuove a proposito di cose passate semplicemente pensandole. Sorgono molti interrogativi. E se ciò che viene capito in questo modo non fosse veritiero, ma semplicemente un rafforzamento di pregiudizi, preconcetti, errori di valutazione? A un gruppo di bambini è stata letta una fiaba di Esopo che aveva come messaggio nascosto che la pazienza è una virtù. A vari punti della storia il lettore faceva delle domande ai bambini su quanto avevano capito del racconto senza però commentare le loro risposte. Ad un altro gruppo di bambini si è letta la stessa storia, ma le domande fatte dal lettore erano del tipo SI/NO. Alla fine il lettore chiese ai bambini dei due gruppi quale era secondo loro la lezione da trarre dalla storia. Quasi tutti i bambini che risposero che la pazienza è una virtù (o qualcosa di simile) appartenevano al primo gruppo. Solo i bambini del primo gruppo avevano dovuto pensare ai vari aspetti della storia; quelli del secondo gruppo dovevano solo ricordare fatti, ma non pensare. Per i bambini del primo gruppo pensare aveva portato a astrarre un concetto mai esplicitamente espresso nella storia. Questi studi danno suggerimenti utili per la scuola. “Ragazzi, ascoltate mentre il professore spiega” è un metodo che va superato. “Ragazzi, ascoltate mentre il professore spiega perché poi tocca a voi spiegare” è il metodo che va introdotto.

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