Sui giornali si parla molto di vaccinazioni e in particolare della vaccinazione contro il morbillo. Alcune considerazioni:
Studi di biologia molecolare ci dicono che molte malattie infettive che colpiscono l’uomo sono partite da malattie simili negli animali domestici. In un lontano passato, Il morbillo era, in forma diversa, una malattia delle mucche. In luoghi dove l’uomo conviveva normalmente con il bestiame, e dove vi era una alta densità di persone, come nelle città, il morbillo ‘passò all’uomo’ e divenne una malattia comune nella popolazione. Questa ‘abitudine al morbillo’ fece sì che la popolazione europea del medioevo sviluppò una specie di resistenza verso gli effetti più gravi della malattia e ora la malattia è una patologia seria, ma di solito non devastante. In paesi dove per motivi storici non vi fu una convivenza con le mucche e dove la popolazione non viveva prevalentemente in città, la diffusione del morbillo fu molto minore ma anche molto più grave, poiché la popolazione non sviluppò una resistenza ai suoi effetti più devastanti.
Verso l’anno 1500, quando l’espansione dell’Europa stava iniziando, uno dei fattori determinanti che permise agli eserciti del vecchio mondo di penetrare quasi senza ostacoli nei vari continenti del mondo, fu che ‘portavano’ con se il morbillo. Col morbillo portato dai marinai del vecchio mondo, venivano sconfitti eserciti nemici dieci volte più numerosi. In molti casi il morbillo fu più efficace delle armi nell’ aiutare Spagna, Portogallo, Inghilterra, Italia e Olanda a colonizzare il mondo.
Fortunatamente oggi abbiamo il vaccino e la malattia non serve come arma d’invasione.
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