La capacità espressiva di bambini a tre anni varia molto. Certi genitori parlano molto coi loro figli e usano un vocabolario ricco. La domanda è se questo influenzi la capacità espressiva di bambini piccoli o se invece tale capacità è un fatto innato. Risulta che la ricchezza del vocabolario usato dai genitori (nonni, babysitter ecc.) serve ai bambini per ‘elaborare il linguaggio’ solo se gli adulti parlano ai bambini e non se il bambino è semplicemente un uditore di conversazioni tra adulti. A sua volta l’elaborazione linguistica aumenta la quantità di vocaboli che i bambini usano nel linguaggio parlato. Elaborare il linguaggio è una tappa cruciale che serve non solo per parlare ma anche per svolgere molte altre attività mentali e da questo dipende la capacità espressiva dei bambini. In particolare, bambini che a 19 mesi di età hanno genitori che gli parlano molto, e usano molti vocaboli, sviluppano a 24 mesi maggiore efficienza nell’ elaborazione linguistica, e conseguentemente anche in diverse aree cognitive. Succede il contrario quando i genitori (o chi per loro) parlano prevalentemente tra di loro usando pochi vocaboli. Questi risultati suggeriscono che aumentando le occasioni di ‘contatto verbale diretto’ con bambini molto piccoli, non solo si migliora la loro capacità espressiva ma, come conseguenza indiretta, anche i loro risultati accademici futuri.
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