STRATEGIE CONTRO I GERMI

STRATEGIE CONTRO I GERMI

Cento anni fa la metà di tutte le morti umane era dovuta alle malattie infettive. Oggi siamo scesi a una su quattro, principalmente grazie ai vaccini, gli antibiotici e le migliorate condizioni igieniche. Vi è però una classe di patogeni che sfugge alle nostre armi: sono quelli che cambiano la propria struttura, e quindi diventano insensibili sia a farmaci che in precedenza funzionavano, che all’immunità che abbiamo sviluppato a seguito di vaccinazioni o malattia. Primo tra questi patogeni che non riusciamo a bloccare definitivamente, è il virus dell’influenza. Un decimo della popolazione mondiale contrae l’influenza ogni anno; milioni di questi contagiati finiscono in ospedale e circa mezzo milione non ce la farà. Il virus dell’influenza ha una quasi illimitata capacità di evolvere e nella sua sempre nuova forma evita ogni nostra difesa. Ma ora, grazie al lavoro di un gruppo di studio dell’Università di Cambridge, che studia come i virus mutano, le cose potrebbero cambiare. Si sta sviluppando, in collaborazione con l’istituto di Informatica e Statistica, un sistema per prevedere la prossima mossa del virus. L’obiettivo è di sviluppare un vaccino verso un virus che non esiste ancora, ma che comparirà a breve; invece di inseguire il virus, lo si aspetta già pronti. Fino a poco tempo fa l’impresa sembrava impossibile, in quanto le possibili nuove forme del virus da un anno all’altro erano circa mille miliardi. Ora, dopo quindici anni di lavoro, si è visto che di questo enorme numero di possibilità, sono solo circa cento quaranta quelle che sono importanti; inoltre, a livello di preparazione del vaccino, questo numero scende ancora tantissimo, in quanto molte delle mutazioni non hanno rilevanza per la creazione del vaccino.

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