Si vuole capire se le storie per bambini possono essere mezzi per trasmettere loro valori etici e informazioni scientifiche. A dei bambini di 4-6 anni sono state lette e mostrate delle storie illustrate di persone che erano generose, altruiste e gentili. Ad un altro gruppo di bambini della stessa età sono state lette le stesse storie e mostrate le stesse illustrazioni, ma i personaggi erano sostituiti con animali. In un terzo gruppo i personaggi erano sostituiti con animali, che erano ‘umanizzati’ e vestiti allo stesso modo dei personaggi delle storie del primo gruppo. I bambini hanno poi partecipato ad un teatrino che ricordava i temi delle storie da poco sentite. I bambini dovevano decidere se, e a chi, regalare delle figurine ricevute in regalo prima ancora che venissero lette le storie; certe figurine erano più belle di altre. I bambini potevano tenere per sé le figurine non regalate. La ‘analisi delle figurine’ ha rivelato che i bambini del primo gruppo erano molto più generosi, per numero e qualità di figurine regalate, dei bambini del secondo e terzo gruppo e che quelli del terzo gruppo erano più generosi di quelli del secondo gruppo. La conclusione dei ricercatori è che tanto più facilmente un bambino si rapporta con la storia sentita, tanto più la morale della storia diventa parte della sua vita. Se al posto di persone vi sono oche, volpi, orsacchiotti ecc. il parallelo tra la storia e la vita del bambino è ridotto. Va detto che vi sono molti capolavori della letteratura per bambini dove i ‘personaggi’ sono animali; proprio perché capolavori queste opere trasmettono valori. Lo stesso studio è poi stato ripetuto in senso inverso. Ad un gruppo di bambini sono state lette storie e mostrate illustrazioni di animali che vivevano in fattorie; nel secondo e terzo gruppo le storie non cambiavano, ma gli animali erano progressivamente più umanizzati. Dopo le letture i bambini rispondevano a domande semplici che non riguardavano le storie, ma che concernevano il comportamento degli animali in natura. Dal punto di vista biologico le risposte dei bambini del primo gruppo erano molto più corrette di quelle degli altri gruppi, dove le risposte erano tanto più inesatte quanto più gli animali erano umanizzati.