Prevenire è meglio che curare.
Uno studio svedese, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences, rivela che persone che si stanno ammalando, ma non manifestano ancora segni di malattia, emettono segnali olfattivi e visivi che le rendono meno gradevoli alle persone intorno. Fotografie di faccia di persone, scattate poche ore dopo che si è attivato il loro sistema immunitario a seguito di un contagio (e quindi qualche giorno prima che si manifesti la malattia),vengono giudicate molto meno attraenti di foto identiche scattate prima del contagio. La risposta è particolarmente marcata se le foto vengono abbinate a campioni olfattivi delle persone. Riconoscere ed evitare persone infette riduce il rischio di ammalarsi.
Si potrebbe dire che siamo altruisti ad avvisare quelli attorno a noi della nostra imminente malattia (anche se solo inconsciamente in quanto neppure noi ‘sappiamo’); oppure siamo calcolatori, poiché se lasciamo che gli altri si ammalino, invece di curarci penserebbero a curare se stessi; inoltre, le eventuali medicine andrebbero divise. Può servire sapere che più è stretto il rapporto di parentela con le persone attorno a noi, più la reazione di ‘evitare’ il malato si tramuta in premura verso il malato. La mamma di un bambino con la febbre, non solo non lo evita ma gli dà ancora più baci di prima.
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