Uno studio giapponese ci dice che bambini sotto l’anno di età sono attratti da immagini di eroismo dove i deboli vengono protetti da aggressori. Nella maggior parte delle società, ora come in passato, proteggere gli indifesi disinteressatamente e per puro altruismo, viene considerato un atto eroico. Capire tali azioni significa riconoscere i diversi rapporti di forza tra le parti in causa, comprendere che le azioni dell’eroe aiuteranno la vittima e non il cattivo e che l’eroe agisce intenzionalmente. Riconoscere queste componenti, prima ancora di sapere parlare, suggerisce che il senso di giustizia è innato, e forse spiega l’entusiasmo che sia bambini che adulti hanno per libri, film, fumetti ecc. basati sulle azioni di supereroi. Lo stesso studio indica che a sei mesi i lattanti non distinguono tra un aiuto offerto intenzionalmente e non, mentre già a dieci mesi sono capaci di fare questa distinzione. Studiare le tappe dell’evoluzione del senso di giustizia potrebbe essere utile per capire meglio fenomeni sociali quali il bullismo.
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