Alcuni problemi tecnici nell’ allevare i figli:
Data l’importanza dei figli come veicolo genetico, è naturale che la selezione naturale abbia favorito lo sviluppo di potenti meccanismi per assicurare la loro sopravvivenza. E’ quindi curioso che molte specie animali non si occupano di allevare i figli. In altre specie, i genitori si impegnano insieme nell’ allevare i figli, ma l’impegno della madre è maggiore di quello del padre ed in altre ancora il padre si impegna più della madre. Secondo gli studiosi, nel primo caso i genitori usano la tattica di produrre così tanti figli che, anche se non si occupano di allevarli, è probabile che almeno alcuni sopravvivono; alcune specie di pesci seguono questa strategia. Nel secondo caso, se la fecondazione avviene all’ interno della femmina, non solo la femmina è bloccata per tutta la gravidanza, ma poi visto l’investimento già fatto, è molto improbabile che la femmina-madre abbandoni la prole. Il padre, forte di questa garanzia, e non avendo la certezza matematica che i figli siano suoi, investe nell’ allevare i figli meno energie della madre; inoltre, usa le sue energie relativamente intatte per fecondare altre femmine, dove di nuovo investe relativamente poco. Se invece la fecondazione avviene all’ esterno della femmina (questa semplicemente deposita le uova), come nel caso di molti animali acquatici, ci si aspetterebbe che entrambi i genitori si occupino nella stessa misura di allevare i figli, e che un eventuale abbandono della prole sia commesso o dalla madre o dal padre nella stessa percentuale di casi. Gli studiosi non riescono quindi a spiegare perché, in 46 specie studiate (a fecondazione esterna), le cure parentali vengono quasi sempre date (80% dei casi) dal padre.

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