I bambini hanno una spiccata attitudine a comunicare tra di loro e a fare amicizia; coi anni questa predisposizione li porta a formare associazioni sempre più complesse. Queste associazioni di persone possono essere vantaggiose per tutti, come nel caso di collaborazioni in progetti di utilità sociale, oppure dannose, come nelle manifestazioni di violenza sociale. Sta ora nascendo una scienza per capire meglio come funzionano le regole di come le persone si assemblano in gruppi o network sociali. Non si studia le persone che formano i network, bensì le connessioni tra di loro. Queste connessioni hanno delle proprietà, che non sono riconducibili all’individuo singolo, ma sono invece tipiche del gruppo. Nel capire queste regole si spera di capire come fare a bloccare certi fenomeni che sono tipici dei gruppi. Per esempio, le epidemie di malattie gravi avvengono soltanto all’interno di gruppi di persone connesse tra di loro. Conoscere le connessioni che all’interno del gruppo hanno più peso, e andare a ‘toccare’ solo quelle in modo selettivo, potrebbe essere un nuovo modo per combattere le epidemie. Il peso di una connessione può dipendere dalla sua durata, livello di intimità, in che direzione viaggia (per esempio, tu sei il mio miglior amico e io sono il tuo quarto miglior amico), quanto spesso viene attivata. Si tratta di capire dove, nella miriade di connessioni, introdurre informazioni in modo strategico così che venga raggiunto un certo risultato di gruppo prestabilito. Gli obiettivi, oltre a quello di combattere le epidemie, possono essere fare smettere di fumare le persone di un certo gruppo, ottenere un certo livello di risultato scolastico, portare le persone a vaccinarsi contro malattie gravissime, fare in modo che le persone mangino sano, facciano sport, paghino le tasse, vadano a votare ecc. ecc. Naturalmente, il gruppo può anche essere molto grande, come la popolazione di una città o nazione o anche l’intera popolazione mondiale. Come sempre, una nuova conoscenza può essere usata a fin di bene o a fin di male. Per evitare che questa nuova scienza, che vuole intervenire silenziosamente sui comportamenti collettivi delle persone, finisca in mani sbagliate, bisognerà controllare le connessioni dei gruppi che a loro volta controllano le connessioni, e avanti così all’infinito. Il problema è che, in questo particolare caso, coloro le cui connessioni sono già controllate, ovviamente non potranno liberamente controllare le connessioni dei loro controllori.
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