Uno studio rivela che persone che fanno parte di un gruppo si comportano in modo meno onesto, particolarmente su questioni di denaro, rispetto a quando sono sole. Oltre 250 persone sono state studiate singolarmente e poi in gruppi di tre persone. Nel caso delle persone singole bisognava lanciare un dado dieci volte e ogni volta scrivere su un foglio il numero che compariva. Nel caso dei gruppi, ognuna delle tre persone lanciava il dado, poi i tre membri facevano la somma dei tre risultati e sul foglio si scriveva il risultato (cioè, non i tre risultati singolarmente); anche qui il tutto veniva ripetuto dieci volte. Veniva poi dato un premio in soldi proporzionato a quanto alto era il risultato della somma sia quando si giocava individualmente che quando si giocava in gruppo. Nessuno sapeva che i lanci venivano filmati e che le conversazioni tra membri dei gruppi venivano registrate. L’analisi dei risultati dice che nel riportare i risultati i gruppi mentivano molto di più che gli individui. Anche quelle persone, che nei lanci individuali non avevano mai mentito sulle dieci ‘giocate’, mentivano frequentemente quando parte di un gruppo. I messaggi tra membri di ogni gruppo che invitavano ad essere disonesti erano tre volte più numerosi di quelli che invitavano ad essere onesti. I ricercatori concludono che anche per persone oneste è molto difficile rimanere onesti quando il gruppo di appartenenza giustifica un’azione che, seppure disonesta, è vantaggiosa per tutti. Bambini e giovani in generale sono vulnerabili perché il loro desiderio di appartenere a un gruppo è particolarmente forte e il loro senso critico/etico si sviluppa relativamente lentamente.
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